Il quartiere dei Navigli e il “Ticinese”
E’ il cuore semplice e popolare della vecchia Milano. Dove un tempo sorgevano, con i loro forti profumi, le botteghe dei “formagiatt” (i produttori di formaggio), adesso si succedono negozi di artigianato, locali alla moda, antiquari. Attraverso il quartiere “Ticinese”, considerato oggi giovane, etnico e alternativo, sebbene ricco di storia antichissima, si arriva ai Navigli, canali d’acqua progettati nel medioevo per collegare Pavia a Milano, che disegnano il panorama di vecchi cortili e case “di ringhiera”.
Colonne di San Lorenzo
Sono 16 colonne alte
Piazza della Vetra
E’ una delle poche piazze verdi della città. Nei secoli passati era la zona dei conciatori di pellami (chiamati “vetraschi”) ed era attraversata da un corso d’acqua maleodorante. Dal ‘400 all’ ‘800 qui avvenivano le esecuzioni capitali, tra cui quella di alcune donne sospettate di stregoneria.
Sant’Eustorgio
E’ uno dei più importanti luoghi di culto di Milano. L’edificio originario venne eretto nella zona di un cimitero nel IV o V sec. d.C. e arricchito all’epoca dei Visconti e degli Sforza. La facciata, in stile neoromanico, è dell’Ottocento. Si dice che fu proprio Sant’Eustorgio a volerne l’edificazione. Il santo era in possesso delle reliquie dei Re Magi (Gaspare, Melchiorre e Baldassarre), arrivate direttamente da Costantinopoli, racchiuse in un pesante sarcofago trainato da buoi. Ai tempi del Barbarossa le reliquie furono trafugate e portate a Colonia. Solo nel 1903 furono in parte restituite.
Il Naviglio Grande
Nasce prendendo acqua dal Ticino nei pressi di Tornavento, circa