Il quartiere dei Navigli e il “Ticinese”

E’ il cuore semplice e popolare della vecchia Milano. Dove un tempo sorgevano, con i loro forti profumi, le botteghe dei “formagiatt” (i produttori di formaggio), adesso si succedono negozi di artigianato, locali alla moda, antiquari. Attraverso il quartiere “Ticinese”, considerato oggi giovane, etnico e alternativo, sebbene ricco di storia antichissima, si arriva ai Navigli, canali d’acqua progettati nel medioevo per collegare Pavia a Milano, che disegnano il panorama di vecchi cortili e case “di ringhiera”.

 

 

 

Colonne di San Lorenzo                                                                                                

Sono 16 colonne alte 8 metri e mezzo e provengono da un tempio del II-III secolo. Furono portate qui per far parte di un quadriportico antistante la facciata, ormai scomparso. Al centro della piazza si trova la statua di Costantino (una copia dell’originale) posta per ricordare l’editto di Milano promulgato dall’imperatore nel 313 per dare libertà di culto ai cristiani.

 

 

 

 

 

Piazza della Vetra                                                                                                              

E’ una delle poche piazze verdi della città. Nei secoli passati era la zona dei conciatori di pellami (chiamati “vetraschi”) ed era attraversata da un corso d’acqua maleodorante. Dal ‘400 all’ ‘800 qui avvenivano le esecuzioni capitali, tra cui quella di alcune donne sospettate di stregoneria.

 

Sant’Eustorgio                                                                                                                   

E’ uno dei più importanti luoghi di culto di Milano. L’edificio originario venne eretto nella zona di un cimitero nel IV o V sec. d.C. e arricchito all’epoca dei Visconti e degli Sforza. La facciata, in stile neoromanico, è dell’Ottocento. Si dice che fu proprio Sant’Eustorgio a volerne l’edificazione. Il santo era in possesso delle reliquie dei Re Magi (Gaspare, Melchiorre e Baldassarre), arrivate direttamente da Costantinopoli, racchiuse in un pesante sarcofago trainato da buoi. Ai tempi del Barbarossa le reliquie furono trafugate e portate a Colonia. Solo nel 1903 furono in parte restituite.

 

 

 

Il Naviglio Grande 

Nasce prendendo acqua dal Ticino nei pressi di Tornavento, circa 23 chilometri a sud di Sesto Calende, e termina nella darsena di Porta Ticinese a Milano. Ha dislivello totale di 34 metri su una lunghezza di 49,9 km. La sua larghezza varia dai 22 ai 50 metri; a Milano si restringe anche fino a 12 metri, nel tratto terminale. La portata a Turbigo è di 64 m³ al secondo in estate e di 35 in inverno, ridotta a 12 all'ingresso in darsena.